Il benessere sul lavoro è diventato un obiettivo strategico a tutti i livelli organizzativi, che si tratti di studi professionali, attività commerciali o di liberi professionisti.
Le più recenti ricerche hanno infatti dimostrato che un ambiente lavorativo positivo e un clima organizzativo disteso influenzano positivamente la produttività e la soddisfazione di collaboratori e dipendenti. E favoriscono gli scambi comunicativi con clienti e fornitori.
In questo articolo, ci tenevo a raccontare come nel nostro studio di commercialisti – lo Studio Bacciolo – abbiamo cominciato a riflettere sui temi caldi legati alla soddisfazione e alla flessibilità sul lavoro, introducendo percorsi di formazione e nuovi strumenti.
Con il supporto di Barbara Reverberi, mentore gentile e facilitatrice, abbiamo investito sul tempo e nella formazione per trovare strumenti e tecniche per noi più efficaci per promuovere il benessere in studio.
Grazie a qualche dato di contesto e con esempi concreti di successo, volevo anche dimostrare come, cambiando il mindset e il nostro approccio al lavoro, è possibile migliorare le relazioni e favorire la condivisione.
Spesso, è proprio partendo da noi stessi, che riusciamo a dare al nostro lavoro un impatto più soddisfacente e di valore di cui possono beneficiare colleghi e clienti.
Il mio pensiero per voi, con questa mini serie di video, vuole aiutarci a comprendere come sia possibile tessere una relazione di fiducia per crescere costantemente come persone e come professionisti.
Benessere lavorativo: un obiettivo strategico per cambiare idea sul “lavoro”
Se consideriamo che trascorriamo un terzo della nostra vita al lavoro, possiamo comprendere quanto sia importante per la nostra salute psicofisica e per il nostro benessere, adoperarci per creare ambienti collaborativi e sereni.
Lavorare in spazi sereni e gratificanti è diventato un obiettivo strategico per molte aziende. Non si tratta solo di un’attenzione verso i propri dipendenti, ma anche di una scelta lungimirante per il successo dell’organizzazione.
Questo vale per le aziende, ma è tanto più importante se pensiamo alle piccole realtà del tessuto imprenditoriale italiano, caratterizzato da studi professionali, creativi, di progettazione, che si avvalgono di collaboratori sia interni che esterni.
Un clima lavorativo positivo aumenta la produttività e riduce la fatica mentale, migliorando la qualità del lavoro e i risultati.
Inoltre, promuovere il benessere organizzativo non significa solo proporre benefit come una maggiore flessibilità o, talvolta, l’assistenza sanitaria, ma anche creare un’atmosfera inclusiva e collaborativa, in cui ogni persona possa esprimere le proprie idee e sentirsi parte integrante del team.
Da dove si comincia?
Avere a cuore il benessere delle persone che collaborano con noi non è solo una scelta etica, ma anche un investimento sul futuro della propria attività.
Negli ultimi mesi, nel nostro Studio di commercialisti abbiamo intrapreso un percorso alla ricerca di temi caldi che potessero favorire la creazione di un ambiente lavorativo aperto, che promuovesse costantemente la crescita di tutti.
Si è trattato di un viaggio, guidato dalla volontà di migliorare la qualità della vita lavorativa e stabilire un clima che potesse favorire il nostro benessere complessivo.
Così, con l’obiettivo di condividere consigli pratici su come migliorare il nostro rapporto con il lavoro, aumentare l’efficienza e organizzare meglio il nostro tempo, affrontando anche la gestione delle emozioni e delle relazioni con i clienti, ho pensato di farvi un regalo: una miniserie di quattro brevi video con Barbara Reverberi.
Le ultime ricerche sul benessere organizzativo e i loro risultati
Stare bene al lavoro è un obiettivo importante, che riguarda ciascuno di noi. Con la possibilità dello smart working e del lavoro da remoto, favorito dall’esplosione delle tecnologie di connessione, abbiamo compreso quanto sia basilare la flessibilità.
Dietro questa parola “flessibilità”, come ricorda nel suo libro “Felicità” Chiara Bisconti, emerge un messaggio importante: “riconoscere la responsabilità delle persone”.
Le ultime ricerche sul benessere organizzativo dimostrano la flessibilità sia un fattore determinante per l’efficienza e la soddisfazione personale, perché permette di dedicare la giusta misura a vita privata e professionale.
Secondo la ricerca Randstad Workmonitor 2023, in Italia il 96% delle persone considerano l’equilibrio vita-lavoro il fattore più importante. Ecco che il tempo diviene l’elemento cruciale, anzi una competenza da coltivare per raggiungere allo stesso tempo obiettivi e serenità.
Con l’affermarsi delle professioni intellettuali, è effettivamente sempre più complesso dare una dimensione al tempo legato al risultato e la fiducia prende valore per dare significato ai risultati attesi.
Secondo gli ultimi trends individuati da Gallup, che ogni anno intervista migliaia di dipendenti per comprenderne il livello di coinvolgimento, dalla pandemia i livelli di stress sono rimasti molto alti e si sente la necessità di introdurre nuovi modelli che favoriscano il coinvolgimento delle persone favorendo una maggiore condivisione dei valori e una comune ricerca di significato.
Come promuovere il benessere organizzativo: strumenti e tecniche efficaci
Stare bene sul lavoro è un obiettivo raggiungibile che richiede l’impegno di tutti. Ne avevo già scritto nel 2021 scegliendo “cura” come parola guida.
Per muovere i primi passi verso questo traguardo organizzativo occorre:
- trovare un tempo nuovo per ascoltarsi reciprocamente
- adottare strumenti e tecniche nuove
- promuovere la gentilezza
- favorire la condivisione
- fare proposte formative che consentano la crescita continua di tutti.
In un ambiente di lavoro sereno e accogliente, ciascuno si sente valorizzato e questo facilita l’espressione personale.
Attività di team building e momenti di svago possono favorire la socializzazione tra colleghi e ridurre lo stress, ma prima è importante creare le basi di ascolto e sicurezza psicologica affinché ciascuno possa esprimersi e portare il proprio contributo.
Una buona gestione del tempo e delle scadenze aumenta la percezione positiva di autoefficacia e aiuta ad evitare situazioni di sovraccarico lavorativo.
La bellezza intorno a noi
Il benessere sul lavoro comincia con la creazione di un ambiente sano e bello. Ho sempre tenuto molto a questo aspetto per farci sentire bene, circondati da colori neutri che lasciano spazio allo sguardo.
Intorno abbiamo ampi spazi, anche di verde e una terrazza che guarda verso il mare. Da tempo abbiamo introdotto orari flessibili e la settimana corta alternata, per dare alle mie collaboratrici l’opportunità di godersi il tempo gentile in famiglia o di progettare un week end di relax.
Lavorare meglio è possibile. Aggiungendo leggerezza al lavoro si riducono lo stress e la “fatica”, favorendo una maggiore produttività e creatività.
Con questo in mente abbiamo cominciato a cambiare il modo di lavorare e i progressi ci stanno dando ragione.
Partire da noi per stare bene sul lavoro
Partire da noi per stare bene sul lavoro è un passo fondamentale per raggiungere il benessere organizzativo.
Troppo spesso ci concentriamo su dinamiche superficiali che spesso minano la nostra energia, dimenticando che la nostra felicità e soddisfazione dipendono anche dal nostro atteggiamento e modo di affrontare il lavoro.
È importante imparare a riconoscere i nostri limiti e bisogni, e a comunicarli con chiarezza ai nostri colleghi e superiori. In questo modo, potremo trovare un equilibrio tra le richieste del lavoro e le nostre esigenze personali, evitando di cadere nella trappola dello stress e della frustrazione.
Partire da noi significa anche prendersi cura del proprio corpo e della propria mente, adottando uno stile di vita sano e prendersi un tempo di calma. Solo così potremo essere in grado di affrontare le sfide quotidiane con serenità e motivazione, contribuendo al successo della nostra organizzazione e alimentando il nostro benessere personale.
Un regalo per voi
Stare bene al lavoro è un obiettivo strategico. Dovrebbe esserlo a tutti i livelli professionali. Promuovere un ambiente di lavoro sano e positivo non solo migliora la produttività, ma fa anche sentire le persone più apprezzate e soddisfatte del proprio lavoro.
Abbiamo visto come le ultime ricerche sul benessere organizzativo dimostrano quanto sia importante questo aspetto, ma spesso è tema trascurato a tutto vantaggio della ricerca di una maggiore produttività.
Con questo intento volevo regalare a voi la possibilità di dedicare pochi minuti al giorno per
- aumentare la consapevolezza delle nostre risorse,
- riconoscere ciò che ci dona energia e ciò che ce la sottrae trovando il nostro tempo gentile,
- gestire meglio le emozioni e
- migliorare il nostro modo di relazionarci con gli altri.
Stare bene al lavoro è un gioco di squadra che parte dal nostro modo di pensare e coinvolge gli attori della nostra vita di tutti i giorni, dalle persone care che ci stanno a cuore, ai colleghi e a tutti coloro con cui interagiamo.
Nel nostro Studio di commercialisti la rivoluzione gentile è cominciata e spero con questi brevi video di offrirvi l’opportunità per coglierne i benefici e coltivarla con noi.
In questo mondo frenetico e competitivo, prendersi cura del nostro benessere interiore e portare nelle relazioni, personali e professionali, una maggiore consapevolezza unita alla gentilezza, può cambiare il nostro sguardo sul mondo.
Cosa farai da oggi per promuovere il tuo benessere organizzativo?
Nei video con Barbara Reverberi troverai a ogni appuntamento una storia per ricordare e immergerti nel sentire e un esercizio per mettere in pratica subito ciò che avrai appreso di nuovo. Ecco il primo video per te.
Ti auguro una buona visione e un Nuovo Anno più sereno e curioso.
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